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EX FUMATORI E FUMATORI ESAMI CONSIGLIATI

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EX FUMATORI E FUMATORI ESAMI CONSIGLIATI

Individuare il tumore nelle fasi iniziali

Il progetto SMAC si rivolge a persone ad alto rischio per esposizione al fumo e i primi partecipanti sono in programma per settembre di quest’anno.  “Attraverso lo screening riusciamo a trovare i tumori prima che diano sintomi della loro presenza, in una fase in cui sono operabili nell’80% dei casi. Attualmente la maggior parte dei pazienti arriva alla diagnosi quando compaiono i sintomi, dunque con la malattia già più avanzata e minori possibilità di guarigione. Inoltre, grazie allo screening, è oggi possibile individuare tumori molto piccoli, che possono essere trattati con chirurgia mini-invasiva robotica e personalizzata, risparmiando la maggior parte del polmone sano, con recupero funzionale rapido e dimissione precoce. Negli Stati Uniti lo screening è già una procedura standard dal 2012, a seguito delle raccomandazioni internazionali basate su studi che mostrano una riduzione della mortalità della popolazione sottoposta a screening rispetto ai controlli. Il nostro obiettivo è coinvolgere le istituzioni affinché lo screening polmonare venga inserito anche fra le misure di politica sanitaria nazionale italiane proprio grazie a questo studio pilota messo a punto con l’ATS della Città metropolitana di Milano e i medici di famiglia”, ha sottolineato la dottoressa Veronesi.

L’Intelligenza Artificiale per la diagnosi di noduli polmonari

Un aspetto molto promettente della Ricerca sarà sfruttare l’Intelligenza Artificiale per la diagnosi di noduli polmonari. “Abbiamo previsto di istruire un super-computer con le immagini Tac di screening affinché in futuro sia il computer a eseguire la diagnosi differenziale tra noduli benigni e maligni del polmone, evitando biopsie e interventi invasivi per i pazienti, hanno spiegato i professionisti di Humanitas.

Biopsia liquida e Ricerca

Fra i numerosi obiettivi dello studio, accanto alle applicazioni cliniche illustrate vi sono aspetti di ricerca traslazionale. Infatti, il prelievo di sangue permetterà di approfondire lo studio sui marcatori molecolari del tumore. “L’obiettivo sperimentale è rappresentato dall’analisi di molecole e cellule del sangue nel campo di quella che viene chiamata biopsia liquida, che significa scoprire, se nei soggetti a rischio vi siano nel sangue cellule tumorali, frammenti di geni tumorali o particolari proteine”, per poter utilizzare questi test molecolari  o una loro combinazione per la diagnosi precoce dei tumori e di altre patologie correlate al fumo.

L’innovazione nello screening: non solo tumori del polmone

Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per l’infarto o l’aterosclerosi.

La TAC del torace a basso dosaggio permette di calcolare il grado di calcificazione delle arterie coronariche, che è direttamente proporzionale al rischio di infarto o di stenosi delle coronarie. Con lo screening potremo quindi arrivare anche a una valutazione del rischio cardiovascolare. Inoltre, con il dosaggio nel sangue di alcune proteine collegate all’infiammazione e con la spirometria, che valuta il funzionamento del polmone, insieme con i dati sulla presenza o meno di quadri di enfisema mostrati dalla TAC, si può valutare la presenza di BPCO e anticiparne il trattamento riducendo la disabilità cronica.

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